SAMIT Soc. An. Manifattura Italiana Tappeti(altra denominazione di autorità)
Società Azionaria Manifattura Italiana Tappeti(altra denominazione di autorità)
Data: 1927
Data di fondazione dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano” (1962)
Natura giuridica
Qualifica:
Società per Azioni
Luoghi di attività
Luogo:
Via Osella, 13 - Borgosesia
Luogo:
Via G.B. Moroni, 310 - Bergamo
Storia istituzionale
Azienda tessile specializzata nella produzione di tappeti e di moquettes fondata nel 1927, nel corso degli anni Trenta la SAMIT diventa una delle maggiori industrie italiane nel campo.
Da una carta intestata del 1977, risulta come in quel periodo la SAMIT abbia tre stabilimenti: Borgosesia (via G. Osella 13), Bergamo (via G.B. Moroni 310), Seregno (via Magenta 35); una filiale a Roma (via di Boccea 350) e la sede legale a Milano (via M. Gonzaga 6).
Dopo svariate crisi susseguitesi dagli anni Settanta, nella primavera del 1980 il presidente Aldo Ravelli chiama William Pierdicchi che, in qualità di amministratore delegato, avrebbe dovuto procedere alla liquidazione dell’azienda. A novembre Pierdicchi chiede l’amministrazione controllata, procedura da cui la SAMIT uscirà risanata a fine 1982 grazie ad alcune manovre messe in atto da Pierdicchi: riduzione dell’organico a 208 unità, chiusura della piccola filatura a Bergamo e degli uffici di Milano, e una maggiore attenzione alla qualità più che alla quantità della produzione. I maggiori introiti permettono alla SAMIT di pagare tutte le casse integrazioni.
Nel 1985, gli operai passeranno a una cinquantina. Nel 1988, quando amministratore è Umberto Comellato, l’azienda risulta in fallimento: la mattina del 25 dicembre circa 50 lavoratori, per lo più donne sopra i quarant’anni, ricevono la lettera di licenziamento.
«I dipendenti ancora in forza alla Samit sono appena trentatre, tuttavia negli stabili dell'azienda si sono da tempo insediate numerose unità produttive che hanno permesso il riassorbimento di una consistente fetta di manodopera. Attualmente, sono circa 250 i lavoratori impiegati in queste nuove attività. Il 24 gennaio prossimo sarà una data decisiva per conoscere il definitivo destino di ciò che resta della Samit: per quella data è fissata l'udienza presso il Tribunale di Milano, che vedrà coinvolti da un lato l'azienda borgosesiana, dall'altro l'Inps, creditore nei confronti della Samit di svariati miliardi in contribuzioni non corrisposte. Se in quella sede i dirigenti dell'industria valsesiana non forniranno garanzie sufficienti di solvibilità, saranno costretti a dichiarare il fallimento. Nell'ipotesi in cui ciò si verificasse, si aprirebbe una nuova fase: in primo luogo, dovrà essere definita la posizione dei 33 operai ancora in forza alla Samit; nel contempo, potranno essere avviate le procedure di acquisizione degli stabili della industria valligiana da parte delle piccole unità produttive già in essi operanti, consentendo così alle stesse la continuità produttiva e prospettive di maggiore stabilità» (“L’azione”, 21 gennaio 1989)
Funzioni e attività
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano” (1962): produzione di “Tessitura, rifinizione. Tappeti”
Presidente Amedeo Tedeschi; consiglieri delegati Augusto Osella e Carlo Magnoni.
Telegrafo: Samit
Dall'“Annuario Generale dell’Industria Tessile” (1962 – 1963): Tappeti da pavimento
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