Nasce nel 1966 dalla riconversione del Maglificio Augusto Zanetti fondato all’inizio del secolo scorso, azienda di famiglia che produceva maglieria intima. Attualmente la responsabilità della gestione è in capo alla terza generazione che sta portando avanti importantissimi progetti di collaborazione a livello internazionali.
Nello stesso anno viene ideato il marchio CALLAGHAN per una linea di pret à porter, disegnata da Walter Albini dal 1968 al 1972, da Gianni Versace fino al 1986, da Romeo Gigli fino al 1995, successivamente da Scott Crolla e nel 2000 da Nicolas Ghesquière.
L’incontro con Walter Albini segna una tappa fondamentale non solo per Callaghan ma anche per l’intera industria italiana dell’abbigliamento: per la prima volta uno stilista esce dall’atelier per entrare in fabbrica.
Albini univa alla grande vena creativa una profonda conoscenza tecnica della maglia. La svolta decisiva coincide con la sfilata di marzo 1971. Albini presenta al Circolo del Giardino i capi di cinque griffe, tra cui i coordinati Callaghan in jersey e maglieria.
Dopo l’uscita di Albini, Callaghan fa una scelta coraggiosa. La scelta cade su un giovane di 26 anni, figlio della titolare di una boutique di Reggio Calabria, cliente di Callaghan. “Gianni aveva una seria esperienza sartoriale alle spalle e un grande interesse per il prodotto industriale”. La collaborazione fra la creatività dello stilista e la competenza dei tecnici di Zamasport si concretizza in tante innovazioni: vengono realizzati nuovi punti maglia, viene introdotto il merletto a filo e le tele a punto stuoia. Con Versace Callaghan scopre l’organzino in jersey di viscosa che presto diventa il cavallo di battaglia con ampio impiego negli abiti drappeggiati che furono il segno di riconoscimento distintivo del marchio per molti anni.
Nel 1985 arriva Romeo Gigli e porta a Callaghan una nuova filosofia del prêt-à-porter applicando all’abito nuove regole, nate da un attento studio delle proporzioni, rivoluzionando gli schemi tradizionali, con una ricerca di tessuti molto particolari e inusuali. dove la donna riconosce la propria femminilità e un nuovo modo di vestirsi. Callaghan raggiunge con Gigli il firmamento di qualità e creatività internazionale e, anticipando i tempi, un’apprezzatissima linea d’avanguardia.
Nel 1995 la direzione artistica di Callaghan viene affidata a Scott Crolla, un giovane di origine scozzese che dopo un’esperienza nelle arti figurative sconfina nella moda, crea abiti per una donna senza età e senza etichetta che sceglie un capo per il piacere di farlo e fuori da ogni condizionamento.
Per le collezioni Primavera/Estate 2000 fino alla collezione Primavera/Estate 2001 il design della linea Callaghan è stato affidato a Nicolas Ghesquière che ha permesso di consolidare il successo del nostro marchio a livello internazionale con la sfilata di New York.
Fonte: https://www.zamasport.it
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