Ente

Tessitura di Mezzana

Tessitura di Mezzana di Radice Eugenio (altra denominazione di autorità)

Data: inizio XX secolo - 1950 circa

Luoghi di attività

Luogo:: Mezzana Mortigliengo

Storia istituzionale: Testo di Franco Radice:
La Tessitura di Mezzana nasce agli inizi del Novecento come società di cui fanno parte oltre a Eugenio Radice, Sola Titetto e forse altre persone.
La sede operativa viene costruita su terreno di proprietà di Eugenio Radice ed era costituita di un capannone con muratura in blocchi di calcestruzzo e copertura a shed in due campate, con travatura centrale in putrelle di ferro sorrette da due colonne di ghisa.
I telai e forse un orditoio erano azionati con un sistema a cinghie di trasmissione azionato da un motore elettrico, la fabbrica era dotata di una cabina di trasformazione per l’energia elettrica.
Dopo alcuni anni di attività Eugenio Radice decide di ampliare il fabbricato per introdurre un nuovo modello di telaio, ma gli atri soci non condividono la scelta e la società viene sciolta, rimanendo la ditta in capo al solo Eugenio Radice.
Per compensare il dislivello del terreno, l’ampliamento, costituito da due nuove campate di shed, viene costruito su pilotis, parte in muratura e parte in cemento armato.
Dopo qualche anno, la ditta cessa l’attività; il fabbricato, rimasto vuoto, viene negli anni utilizzato qualche volta per ospitare il ballo di carnevale e successivamente diventa un magazzino di deposito di una impresa edile.
A partire dal 1965 il fabbricato ritorna all’utilizzo tessile, come sede di piccoli laboratori artigianali di tessitura conto terzi e una parte utilizzata come deposito.
Negli anni ‘80 del Novecento il fabbricato è affittato dalla tessitura ALPI di Pietro Allorto che la utilizza in parte come magazzino e in parte come tessitura fino al 1989.
Rimasto vuoto per alcuni anni il fabbricato viene acquistato dall’artista di origini giapponesi Hidetoshi Nagasawa (1940-2018) che nell’anno successivo procede a una ristrutturazione, destinando il piano terreno a deposito e laboratorio e ricavando nel piano pilotis una residenza, con un intervento particolarmente rispettoso delle forme e delle origini del fabbricato.