Famiglia
Famiglia Bocchio Ramazio
- Biografia / Storia
- Originaria di Mezzana Mortigliengo, famiglia di imprenditori nel campo tessile e industriale.
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Il lanificio F.lli Bocchio di Luigi
Luigi Bocchio Ramazio ebbe tre figli: Guido (1893-1957), Goffredo (?-1958) e Lodovico (19 agosto 1889-1955).
Lodovico e Guido furono titolari di un lanificio (F.lli Bocchio di Luigi) sito a Ponzone in via Provinciale n. 105, vicino al Casale Posta, e attivo dal 1918 (o 1921) al 1954. A seguito della chiusura, i figli di Guido, Sauro e Clelio (o Clevio) aprirono una piccola filatura cardata nello stesso stabile, dichiarata fallita già nel 1956. Non si ha notizia della partecipazione di Luigino, terzo fratello, a questa attività. Guido fu sposato a Silvia Fangazio.
Lodovico morì nel 1955 nella sua abitazione nella frazione Fangazio di Mezzana Mortigliengo: «era un ottima persona, modesta e cordiale, lavoratore instancabile ed intelligente, e buon padre di famiglia» («Il Biellese», 4 marzo 1955).
Lodovico e Vitalina Bocchietto ebbero tre figli: Valerio (1921-1978), Piero (1927-1997) e Luigina.
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Il salumificio Bocchio a Mosso S. Maria
Assieme al fratello Lodovico, Goffredo avviò un salumificio a Mosso Santa Maria, ricordato come il più vecchio del Biellese, sito alle spalle della chiesa parrocchiale. L’Industria Salumi G. Bocchio era specializzata nella produzione di tutti i tipi di salumi cotti, crudi, coppe, cotechini, prosciutti cotti e crudi e insaccati in genere. Cessò l’attività nel 1989.
Sposato a Marina Fantone, Goffredo assieme alla moglie è ricordato come grande benefattore: fu per molti anni conciliatore a Mosso e per vent’anni fu presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Asilo di Capomosso. Morto a Mosso nel 1958, la salma sarà trasferita a Mezzana Mortigliengo presso la tomba di famiglia.
Marina Fantone, originaria di Veglio (15 agosto 1894-1998), morì a 104 anni. «Era una donna dalla tempra eccezionale: a 90 anni aveva fatto il giro del mondo, ed a 97 guidava ancora l'auto. Fino all'età di cento e più anni ha vissuto nella sua grande casa di via Roma, quella che aveva visto la for tuna della famiglia di suo marito Goffredo Bocchio, produttore di salumi. Era sempre in viaggio, e tutti gli anni sceglieva le terme» («Eco di Biella», 31 dicembre 1998).
Non avendo figli, Goffredo chiamò a collaborare al salumificio il nipote Piero, cui si aggiunse anche Valerio dopo una breve esperienza nel campo tessile a Mezzana.
Sotto la guida dei fratelli Valerio e Piero, il salumificio (il cui nome nel frattempo era cambiato in G. Bocchio & C.) riceve il “Premio Qualità e Cortesia” nel 1973, assegnato mediante un grande referendum promosso da un autorevole quotidiano torinese. Il premio fu conferito dall’onorevole Gennaro Papa, sottosegretario al ministero dell’Industria e dell’Artigianato.
Piero ebbe una figlia, Antonella.
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Manifattura tessile di Valerio e Luigina Bocchio Ramazio a Mezzana Mortigliengo
Valerio Bocchio Ramazio (Mezzana Mortigliengo, gennaio 1921 – Mosso S. Maria, maggio 1978), figlio di Lodovico, in giovane età collaborò con il padre e con lo zio Guido al loro lanificio sito in Ponzone, per poi trasferirsi a Mezzana Mortigliengo dove negli anni Cinquanta aprì un’attività tessile assieme alla sorella Luigina, la “Manifattura Domotex di Bocchio L. & C.” (Luigina e Compagnia). Raggiunse poi lo zio Goffredo a Mosso Santa Maria per lavorare nel salumificio di famiglia assieme al fratello Piero.
Dall’«Eco di Biella» del 22 maggio 1978:
«Giovedì una folla di parenti, amici e conoscenti ha preso parte ai funerali di Valerio Bocchio Ramazio, di 57 anni, morto improvvisamente in seguito a un attacco di cuore che lo ha colpito nella sua abitazione di via Roma, dove viveva con la moglie, signora Marilena, e i figli Gianvico (Gian Lodovico), di 21 anni, studente di medicina e Alberto, di 18 anni, che frequenta il liceo Scientifico di Biella. Nato a Mezzana nel gennaio del 1921, Valerio Bocchio per qualche tempo aveva collaborato con il papà e lo zio nella gestione di un lanificio di Ponzone per poi trasferirsi, negli anni Cinquanta, a Mosso Santa Maria per condurre assieme al fratello Piero il salumificio Bocchio. Imprenditore avveduto e capace, Valerio Bocchio era molto conosciuto e stimato in tutta la Vallestrona anche per il tratto cordiale e la gentilezza d’animo. Dopo la cerimonia funebre nella chiesa di Mosso Santa Maria, la salma è stata trasportata a Mezzana e tumulata nella tomba di famiglia».
L’8 maggio 1958 Valerio è testimone di sua cugina Marisa Bocchietto al matrimonio di lei con il ragioniere Renzo Ricagno di Sezzadio (Alessandria).
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Ponzone
- Luogo:
- Mezzana Mortigliengo
- Luogo:
- Mosso Santa Maria