Esposto Giuseppe Maria Marcellino: dichiarazioni circa lo stato di salute del bambino, affidato a Giovanni Battista Perrino di Pralungo, malato di tigna

L'istituto intese corrispondere, tramite il segretario Giovanni Battista Masserio e il tesoriere Alessandro Viana, una cifra annua ritenuta adeguata per tentare di curare il bambino. L'ultima annotazione è quella del 3 febbraio 1780 di pugno di tale Giuseppe Maistri di Candelo che dichiarò di ricevere lire 20 per la guarigione totale dell'esposto ancora affidato al Perrino dalla "tigna, o sij varole" e che, in caso contrario, avrebbe risposto personalmente in solido.