Inventario
Oggetto
Marco Calderini - Il prato dei lavandai
Data: 1879 ca. - 1902 ca.
bibliografia
Indicazioni sul soggetto
Paesaggio con prato e alberi. Sul prato in lieve salita una fila di paletti che reggono una corda su cui sono stesi dei panni.
Nel 1902 Calderini ottiene un'intera sala all'esposizione della Società Promotrice di Torino, dove vengono presentate più di trenta opere, tra oli, acquerelli e disegni, compreso il nostro dipinto intitolato "Il prato dei lavandai (Studio)". Messo in vendita a £. 600 il quadro viene acquistato da Enrico Guagno, divenendo certamente l'opera più interessante di Calderini tra quelle possedute dal collezionista biellese e donate al museo. La scelta dell'artista cade su un soggetto semplice e quotidiano, un prato utilizzato dai lavandai per stendere il bucato al sole. Un piccolo ritaglio di verde in salita, contrappuntato dal candore dei panni stesi e ritmicamente segnato dalle linee verticali dei paletti che in fila obliqua lo percorrono fino alla cima. Il punto di vista ribassato coglie, al di là della collinetta, la macchia longilinea e scura di alcuni alberi frondosi e, dietro di essi, ancora, lo spazio del cielo. Colpiscono soprattutto i colori della composizione, peculiari di tanti paesaggi di Calderini, ed in particolare i "prati di una verdezza pallida e acerba" e la "bellezza azzurra e serena dei vasti cieli lontani" (Zanzi E., 1941). Nelle note appuntate da Enrico Guagno sull'Album di studi di Calderini, il collezionista segnala di possedere uno schizzo e il dipinto del "Prato dei lavandai", datando entrambi al 1879.