Inventario
Barbera, Stefano | Persona
Bedotto, Gianni | Persona
Bersani, Pierluigi | Persona
Bertotto, Modesto | Persona
Bertotto, Pietro | Persona
Bertotto, Serafino | Persona
Berzonetto, Placido | Persona
Botto Poala, Albino | Persona
Botto Poala, Enrico | Persona
Botto Poala, Paolo | Persona
Botto, Celestino | Persona
Botto, Giuseppe | Persona
Cartotti, Paolo Secondino | Persona
Cravello, Enzo | Persona
Drago, Dina | Persona
Fiorina, Efisio | Persona
Oggetto
Telemaco Signorini - Mercato vecchio a Firenze - Antica via del Fuoco
Data: 1880 ca - 1880 ca
analisi stilistica
Indicazioni sul soggetto
Veduta del mercato vecchi di Firenze che raffigura l'antica via del Fuoco con le botteghe dei carbonai.
Secondo le annotazioni scritte da Enrico Guagno sul libro "Duecento disegni di Signorini", il dipinto risulta acquistato dal collezionista biellese presso il "fratello avvocato comm. Paolo [Signorini] nello studio di T. appena mancato", unitamente ad altre due opere presenti nel museo ("Via tra gli ulivi" e "Pietramala nel Mugello"). L'olio offre una veduta dell'Antica Via del Fuoco di Firenze con l'accurata descrizione in primo piano di una bottega di carbonaio, l'"Antica Bottega Cerri", che si apriva sulla via al n.5. L'attuale ricerca ha permesso di identificare l'opera come un interessante studio per il quadro "Antica Via del Fuoco (vecchio mercato di Firenze)", realizzato da Signorini nel 1880 e riprodotto su Vinca Masini L.,1983. Il nostro dipinto viene così ad inserirsi nel gruppo di opere dedicate al Mercato vecchio di Firenze, realizzate da Signorini tra il 1880 e il 1886, di cui il lavoro più noto è rappresentato dal dipinto "Mercato vecchio a Firenze" (1882 ca., Montecatini Terme, Collezione privata). A proposito di questi lavori così scrive lo stesso artista in una lettera autobiografica del 1892 inviata al presidente dell'Accademia di Belle Arti di Firenze: "(...)Nel 1882 lavorai molto nel Mercato Vecchio (...)Nel 1884 tornai a Parigi e Londra e in questa città esposi (...)venti tele, rappresentanti venti motivi tolti dal nostro vecchio mercato (...)Nel 1886 lavorai molto a delle acqueforti del nostro mercato vecchio che tolsi da miei quadri e da miei studi".