Inventario
Oggetto
Telemaco Signorini - Pietramala nel Mugello
Data: 1889 post - 1890 ante
analisi stilistica
Indicazioni sul soggetto
Paesaggio con casolari a Pietramala.
Enrico Guagno, ancora prima di sposarsi, aveva vissuto, tra il 1882 e il 1890, a Firenze, dove aveva avuto modo di conoscere personalmente e di frequentare il gruppo dei Macchiaioli, di cui divenne profondo ammiratore ancor prima che la critica iniziasse ad apprezzare la grande rivoluzione operata da questo gruppo di artisti che aveva trovato nella “macchia [...] un modo troppo reciso del chiaroscuro, ed effetto della necessità in cui si trovarono gli artisti d’allora di emanciparsi dal difetto capitale della vecchia scuola, la quale, ad un’eccessiva trasparenza dei corpi, sagrificava la solidità e il rilievo dei suoi dipinti”. Così si era espresso Telemaco Signorini, uno dei principali macchiaioli, pittore oltre che teorico di quella corrente artistica, per rispondere alle critiche che il gruppo ricevette in occasione della mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Torino del 1861. Il profondo rapporto che legò Guagno a questo insieme di artisti è testimoniato dalla visita che fece, nel 1901, su invito del fratello di Telemaco Signorini, morto in quell’anno, presso lo studio dell’artista per partecipare a una vendita privilegiata. È in questo momento che la tela viene acquistata, insieme a "Mercato Vecchio a Firenze- Antica Via del Fuoco" e "Via tra gli ulivi", poi entrate nelle collezioni del Museo. Raffigura uno scorcio di Pietramala nel Mugello, località dell’appennino tosco-emiliano dove Signorini aveva soggiornato a lungo tra il 1889 e il 1890.