Daniele Ranzoni - Ritratto della cantante Ravéné

L'esistenza del dipinto di Ranzoni dedicato alla cantante Ravéné è documentata fotograficamente dal 1911. Compare infatti, in quell'anno, una riproduzione dell'opera in "Daniele Ranzoni. Ottanta riproduzioni delle sue migliori opere", dove il quadro risulta di proprietà di Annetta Ranzoni, Intra. Nel 1935 il dipinto è di nuovo pubblicato in Sarfatti M., come appartenente alla famiglia Ranzoni. L'ultimo testo in ordine di tempo a riportarne la fotografia è quello dedicato a Ranzoni nel 1989 da P. Imbrico che tutta via lo indica come "Venduto dopo il 1945 da Annetta Ranzoni alla Galleria Livraghi di Milano" e "distrutto nell'incendio della Galleria. Queste notizie mi vengono da Anna Maria Ranzoni". Al contrario, poichè si è propensi a identificare il nostro ritratto con quello della Ravéné riprodotto nei testi citati, è ovviamente ancora da verificare e ricostruire l'iter dei passaggi di proprietà dell'opera, a cominciare da un riscontro circa la reale appartenenza del ritratto, nel dopoguerra, alla citata Galleria Livraghi, a proposito della quale non è stato possibile raccogliere documentazione. Le osservazioni della studiosa a proposito dell'opera, sebbene tracciate in parte sul filo della memoria ("vidi [il ritratto] per la prima ed unica volta nel 1937") risultano comunque significative, in particolare nel seguente passo: "L'immagine (...) si avventava trasversalmente da una profondità rutilante, monocrama ma non inerte, segnando in termini atmosferici una netta angolatura a sinistra dell'osservatore. E offriva all'impatto con la luce dilagante l'epidermide sensibile del suo fascino assorto e sensuale.".