Ugo Nespolo - Paris

L'opera è stata donata al Museo dall'autore nel 1982, nonostante fosse fallito il progetto di una mostra dedicata a questo artista di origini biellesi, attivo a Torino con rilevante successo a partire dalla metà degli anni Sessanta (un accenno a questa vicenda è contenuto nella lettera di accompagnamento del 24-2-1982 con cui l'industriale e collezionista Bruno Blotto Baldo, ex sindaco di Biella, consegnò il dipinto al Museo). In quest'opera, riferibile agli anni intorno al 1980, Nespolo interviene con la consueta ironia sul tema della rappresentazione. Il supporto ligneo è solcato da tagli curvilinei, in modo da simulare la struttura di un puzzle, e a questo riferimento ludico l'autore accosta una scelta linguistica di matrice Pop, imitando con i mezzi della pittura i contorni neri e le campiture cromatiche piatte e antinaturalistiche tipiche della grafica pubblicitaria. La scelta di raffigurare la facciata della cattedrale di Notre-Dame di Parigi aggiunge un ulteriore tassello a questo gioco di rimandi, alludendo in chiave fumettistica ad una delle icone più venerate della pittura moderna, la facciata della cattedrale di Rouen ricorrente nella pittura di Monet degli anni Novanta.