Inventario
Oggetto
Boniforte Oldoni - Storie della vita di Maria e di Gesù
Data: 1570 ca. - 1580 ca.
bibliografia
Indicazioni sul soggetto
Storie della vita di Maria e Gesù. Nello scomparto di sinistra, la Vergine visita Elisabetta e la abbraccia sulla soglia di una casa, sulla porta compare Zaccaria in atto di saluto. In quello centrale La Vergine e San Giuseppe, in ginocchio, adorano il Bimbo adagiato a terra su un panno, tra il bue e l'asino. Un ampio fondo paesistico si apre alle loro spalle, con figure abbozzate: a sinistra due pastori, in alto l'Angelo annunciante. Nello scomparto di destra, la Vergine e il Bimbo seduti in groppa a un asino vengono condotti da San Giuseppe, che procede dinanzi tenendo le briglie dell'animale.
Già nel 1905, la predella risultava assemblata alla tavola con la Crocifissione di Bernardino Lanino, come appare dalla riproduzione fotografica pubblicata dal Roccavilla, e conservata nella terza cappella della navata sinistra nella chiesa di S. Sebastiano. Collocazione comunque di certo anteriore dato che anche la guida biellese di Pertusi- Ratti registrava nella stessa collocazione una tavola che "poggia su una predella istoriata da Gaudenzio Ferrari ". Attribuzione a parte, si può desumere che il legame tra le due opere sia dettato puramente da una convivenza ormai datata e da una ubicazione comune. Non esiste in effetti un collegamento stilistico, nè tanto meno iconografico tra tavola e predella, che la critica più recente ha invece ricondotto a Boniforte Oldoni. Le storiette con la Visitazione, la Nascita di Gesù e la Fuga in Egitto non paiono infatti riferibili al Lanino, sia per la maggior semplicità degli schemi compositivi sia per certa fissità e rigidità delle figure. Tali caratteri hanno fatto pensare piuttosto alla fase tarda di Boniforte Oldoni e al periodo compreso secondo la Galante Garrone tra il 1568 e il 1578, periodo che vede tra l'altro il pittore presente e documentato nel Biellese. Datano al 1572 la tavola con la Crocifissione eseguita per la chiesa di S. Maria Maggiore di Candelo, al 1578 la pala con la Deposizione nella chiesa di S. Biagio a Biella, di poco posteriori ai Santi Giovanni, Pietro, Lorenzo e Rocco, conservati anch' essi al Museo Civico. Sempre a Biella sono state a lui riferite le tavole con S. Bartolomeo e il Beato Agostino de Fangio nella chiesa di S. Sebastiano e una vetrata in casa Ternengo, raffigurante S. Gerolamo nel deserto, ora al Museo Civico di Torino. Restaurata nel 1975 da Guido Fiume, la predella è pervenuta al Museo Civico di Biella insieme con la Crocifissione del Lanino, con tutta probabilità tra il 1975 e il 1976. Di grande interesse, l'opera documenta uno tra i più attivi artisti di scuola vercellese presenti in area biellese nel corso del Cinquecento.