Inventario
Oggetto
Vittorio Amedeo Cignaroli - Scena pastorale
Data: 1750 - 1774
analisi stilistica
Indicazioni sul soggetto
Un uomo e una donna con un cesto sono seduti in un prato, nei pressi di un ruscello; accanto a loro un bimbo con una verga gioca con un cane; dalla parte opposta sono tre mucche e una capra. Dietro a loro, sulla destra della composizione, una rovina è collocata fra la vegetazione folta, con alberi; sulla sinistra la veduta si apre su una piana, con due figure maschili a mezza distanza.
Il dipinto, di provenienza ignota, fu donato al Museo dopo la riapertura del 1952 per interessamento del Presidente dell'Istituto Bancario San Paolo di Torino Anton Dante Coda, con la corretta attribuzione a Vittorio Amedeo Cignaroli. Nonostante la sua buona qualità non è citato nella bibliografia fondamentale su Cignaroli. La composizione, inquadrata in basso dalla penombra, con le figure e gli animali in primo piano, la rovina fornita di arcata in mattoni sconnessi, la macchia e l'apertura paesaggistica trova riscontri nella produzione dell'artista entro il settimo decennio del secolo: in particolare può essere confrontata con le "Scene in villa" di Stupinigi, documentate nel 1763. Le figure, e in particolare il bambino che gioca col cane, sono invece vicine ai modi di Francesco Antoniani e sono forse testimonianza di un intervento di collaborazione. Esse ricordano quelle realizzate dal pittore per i cartoni della serie Boscarecce, destinati all'arazzeria torinese; più precisamente, anche per il carattere della rovina, sono accostabili al "Giovinetto che chiede (o fornisce) informazioni a una donna" conservato a Stupinigi.