Intervista a Alba Spina

La prima parte dell'intervista è dedicata agli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, all'ingresso in fabbrica presso la ditta Secondo Ogliaro, per poi spostarsi alla militanza a partire dal settembre 1931 e l'attività di propaganda clandestina, la fuga all'estero, l'arresto, la carcerazione a Vercelli, il confino a Ponza, il rientro nel Biellese e il ritorno in fabbrica. Dopo l'8 settembre 1943 racconta degli scioperi, della costruzione di reti e contatti, della diffusione di materiali di propaganda, del suo impegno come staffetta e dell'arresto a Torino e dopo alcuni mesi l'uscita dal carcere e l'attività a Milano dove vive i giorni della Liberazione. Si sofferma infine sul suo rientro a Biella poco tempo dopo la fine della guerra e sul suo impegno nell'UDI, l'organizzazione dell'ospitalità di bambini di famiglie overe milanesi presso famiglie biellesi, l'elezione in consiglio comunale, per concludere con l'incarico di responsabile dell'ANPI e il soggiorno di cura in Cecoslovacchia negli anni '60.
Fa riferimento alle diverse identità assunte nel corso degli anni.
Cita: Pino Mosca, Amalia Campagnolo, Valentino Novaretti, Battista Galasso, Lina Crosa, Pierina Graziola, avvocato Carpano, Ergenite Gili, Lialiana Rossetti, Mastrilli, Luigi Longo, Eugenio Curiel, Pietro Secchia, Alba Ferraris e molti altri