Intervista a Maria Canova

Intervista a Canova Coda Zabetta Maria Nata a Canton Canova a Pralungo in cui racconta la sua infanzia, il suo percorso scolastico e poi quello lavorativo a partire dai dieci anni e mezzo da Colongo a Pralungo come “mucia” aiutante della orditrice in fabbrica. Racconta del lavoro a cottimo e risponde ad alcune domande specifiche sul mestiere delle tessitrici e delle orditrici (sul finale racconta della produzione del grigio-verde). Successivamente racconta della sua esperienza presso Mosca e Ramella e poi da Ubertalli Canova e dopo la gravidanza nel 1914 presso il lanificio RIvetti di Biella sempre come orditrice. L'intervista prosegue con alcune domande sui turni di lavoro, sulla qualità della vita in fabbrica e fuori, sul marito e sulle sue idee socialiste; in particolare l'intervista poi si concentra sulla collaborazione per la formazione della sezione femminile socialista di Pralungo, sul fatto che lei scriveva per il movimento sul "Corriere Biellese", sull'anticlericalismo del movimento, sugli scioperi a cui ha preso parte (racconta alcuni episodi), sullo scioglimento delle sezioni femminili, sull'occupazione della fabbrica Rivetti ed in ultimo un ricordo sull'utilizzo della lingua Ido.
Durante l'intervista cita: Leonardo Raiteri, Foscale, Maria Papafico o Pappafigo, Tilde Momigliano, Ermenegilda Mercandino, "Vera, "Alba", Consolina (sorella), Letizia, Mercandino Livia, Larice Livia.
All'interno del fondo documentario Luigi Moranino è presente la trascrizione in italiano (DS 10), interviene anche la figlia.