Inventario
Documento
"Vendita di stabili siti a Croce Mosso di Gallo Giuseppe di Croce Mosso a favore della ragion di negozio Torello Pichetto Giovanni Antonio e Figli corrente in Croce Mosso per lire 18.000"
Data: 12 gennaio 1862
A mezzogiorno.
Data topica Croce Mosso
Note alla data topica
Cantone Molina, nella casa degli acquirenti Torello Pichetto.
Lo strumento fu redatto dal notaio Francesco Garlanda di Strona. All'atto erano presenti Giovanni Antonio Torello Pichetto e due dei suoi figli, Giuseppe e Federico. La vendita riguardava tutti i fabbricati posseduti dal Gallo in regione Giara o Falcero "inservienti alla sua attuale dimora, ed all'esercizio di due macine da granaglie, di un batticanapa, di un torchio da oglio, colla pesta di noci, si e come si trovano, coperti a coppi, con cortili interni, sito dietro-stante, e prato [...], più prato superiore verso giorno", più un altro prato posto superiormente alla strada (dove sarà poi allestito lo stendissaggio per le pezze ("ramme"). C'erano anche un pollaio e un porcile. Il tutto con i rispettivi numeri mappali. Le coerenze: a nord il venditore, il torrente Strona a ovest, a est la strada comunale e a sud Bartolomeo Girodetto e Domenico Strona. Nel documento sono pure indicate le clausole (e i diritti irrigui di terzi) per la derivazione d'acqua per la roggia da praticarsi dallo Strona con "chiusa instabile" in riferimento a un canale antico e a quello potenzialmente ricavabile con la stessa larghezza. La vendita includeva anche un piccolo appezzamento a prato confinante con la ditta Sella & Compagnia. La vendita non includeva i meccanismi e gli utensili presenti nei fabbricati. Il possesso effettivo per i Torello Pichetto sarebbe cominciato solo a partire dal 1° luglio 1863.