Inventario
Oggetto
Franco Costa, Figura
Data: 1960 ca.
circa, senza data
Indicazioni sul soggetto
Scomposizione cubista di busto maschile
Nel corso degli anni Quaranta e Cinquanta Franco Costa conquistò la padronanza della sintassi scompositiva postcubista, servendosene per affrontare i temi della figura e della natura morta. Quegli anni furono caratterizzati anche dalla predilezione per gamme tonali raccolte, percorse dalla trama scura della griglia geometrica. Il ricorrere di entrambi questi elementi suggerisce il riferimento del ritratto di collezione Lucci a quell'epoca, ma occorre ricordare che Costa stesso rifuggiva da ogni tentativo di ordinamento cronologico dei propri lavori, secondo quanto annotava Edoardo Sanguineti in un testo del '78: "...l'artista (...) preferisce presentare le proprie tele senza badare troppo alle date e, interrogato eventualmente in merito, risponde con cortese indifferenza" (SANGUINETI E., Franco Costa, catalogo della mostra alla Galleria Garabello e Perazzone, Biella 1978, ora in CRISPOLTI E., BEATRICE L., 1990, p. 111). Questo ritratto, di cui non è documentata la presenza in alcuna mostra né personale né collettiva, attesta la ricettività dell'artista di fronte alle vicende linguistiche dell'arte contemporanea, la cui assimilazione lo spinge all'incremento continuo della gamma espressiva della sua pittura.