Inventario
Seconda transazione col Sig. Medico, e figli Ajmone per una presa d'acqua, pendente lite, e sentenza ecc...
Il "raddoppiato Consiglio" del Comune di Pray e i fratelli don Giovanni, parroco di Pray, e Paolo Ajmone, in nome e per conto del padre medico Pietro Paolo e del fratello Antonio elaborano e approvano una seconda versione della transazione sulla base di un "tipo planimetrico" realizzato dal geometra Michel Angelo Castelli di Trivero il 12 maggio 1843. Le indicazioni dell'intendente furono inserite nella nuova stesura in modo che il Comune di Pray non subisse perdite economiche e fu imposto agli Ajmone di introdurre variazioni con interventi strutturali alla loro roggia e a quella comunale in modo che i diritti pubblici e privati sull'uso dell'acqua fossero tutelati. Il Comune riconbbe a sua volta a favore degli Ajmone le limitazioni periodiche sulla derivazione per usi agricoli e per i maceratoi per la canapa. La transazione sarebbe stata sottoscritta "senza però pregiudizio della causa a farsi nanti l'Eccellentissimo Reale Senato di Torino presso cui il predetto Signor Medico appellò la sentenza per esso sfavorevole delli 27 passato marzo". In calce alla proposta della nuova transazione, l'intendente di Biella non si oppose, ma decise di rivolgersi ai giureconsulti avvocati Bagnasacco e Sola di Biella per avere un parere su tutta la questione (nota in calce datata in Biella il 4 agosto 1846).
Il precitato "tipo planimetrico" è utile per identificare l'ubicazione del mulino comunale, dei maceratoi, dei beni da irrigare, della "macchina" (lanificio) e della casa Ajmone e della dislocazione delle rogge. Il tutto nei pressi dell'oratorio dell'Assunta