Inventario
Estratto dell'atto di vendita del Lanificio sito in Pray fatta dalli Signori Ajmone Antonio e Paolo alli Signori Lora D. Giò Battista, Celestino e Secondino
Nell'estratto sono riassunti i punti principali costituenti i "corrispettivi" della vendita: l'immobile fu ceduto per 30 mila lire mentre gli impianti di forza motrice, i macchinari e i mobili per 20 mila lire. Per il pagamento: 2 mila lire furono versate in contante, 24 mila lire i fratelli Lora Totino avrebbero dovuto pagarle per conto degli Ajmone per a tali "ragioni di negozio correnti" Rebora e Fulgrand, la prima di Biella e la seconda di Torino, altre 1.310 lire con le stesse modalità al negoziante Olivetti di Biella, altre 2.690 lire gli acquisitori si impegnavano a corrispoderle ai venditori entro il dicembre 1863, altre 10 mila lire entro il 1865 e le ultime 10 mila entro il 1866 (queste ultime tre somme "senza interessi di mora").
Citata ditta Fulgrand è in realtà la ditta Bernardo Fulerand (o Foulerande) dell'atto 3 giugno 1864 (vedi stesso faldone, fascicolo 2.4)