Inventario
Sentenze del Tribunale Civile di Biella e della Corte d'Appello di Torino nella causa vertente tra il dott. Luigi Lora Totino e Paolo Aimone per i diritti d'uso dell'acqua dell'antica roggia molinaria utilizzata anche per forza motrice del Lanificio Lora Totino
Luigi Lora Totino, figlio di Felice e quindi fratello di don Giovanni Battista, Celestino e Secondino, era intenzionato a utilizzare l'acqua dell'antica roggia molinaria, deviandone il corso, inferiormente alla fabbrica dei fratelli, ossia nel tratto prima della reimmissione nel Sessera (o, meglio, del suo "ramo" denominato Rantano) e aveva perciò ottenuto un Regio Decreto in data 24 gennaio 1874. L'opposizione di Paolo fu medico Pietro Paolo Aimone, residente a Lozzolo, portò prima a un "decrero d'inibizione" della Pretura di Mosso Santa Maria del 30 dicembre 1877 (non allegato) e poi alla causa sentenziata in primo grado a Biella il 9 aprile 1878, appellata a Torino il 30 maggio 1879, ridiscussa con sentenza in Biella il 16 marzo 1880 e riappellata (la sentenza d'appello non è presente) alla Corte d'Appello di Torino il 31 maggio 1880. Sostanzialmente le sentenze confermavano al dottor Lora Totino il diritto d'uso dell'acqua della roggia per impiantare un suo opificio tessile fatte salve le ragioni di terzi e condannava il soccombente Aimone. Negli atti si trovano notizie sulla roggia del mulino a partire dal 1797 (e per quanto riguarda lo stesso mulino e "batticanepa" è citata anche una "fucina"). Allegati fogli con appunti inerenti la cronologia della causa