Inventario
4387 appartenente a Monastero dei RR. Monaci sotto il titolo di San Gerolamo | Oggetto
4388 appartenente a Monastero dei RR. Monaci sotto il titolo di San Gerolamo | Oggetto
4389 appartenente a Monastero dei RR. Monaci sotto il titolo di San Gerolamo | Oggetto
4390 appartenente a Monastero dei RR. Monaci sotto il titolo di San Gerolamo | Oggetto
4391 appartenente a Barbera Bione Alberto fu Nicola | Oggetto
4392 appartenente a Ajetta Biaggio fu Matteo | Oggetto
4393 appartenente a Ajetta Pietro Agostino fu Matteo | Oggetto
4394 appartenente a Barbero Audis Alberto fu Giovanni | Oggetto
4395 appartenente a Ajetta Pietro Agostino fu Matteo | Oggetto
4396 appartenente a Ajetta Biaggio fu Agostino | Oggetto
4397 appartenente a Ajetta Biaggio fu Agostino | Oggetto
4398 appartenente a Canova Andrea e fratello fu Pietro | Oggetto
4399 appartenente a Canova Andrea e fratello fu Pietro | Oggetto
4400 appartenente a Ajetta Agostino fu Tomaso | Oggetto
4401 appartenente a Ajetta Agostino fu Tomaso | Oggetto
4402 appartenente a Ajetta Agostino fu Tomaso | Oggetto
Audiovideo
Intervista a Antonio Ferrari
Data: 21 Dicembre 2011 - 29 Novembre 2012
date in cui si è svolta l'intervista
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Data topica Biella
Intervista a Antonio Ferrari, sindacalista CGIL, realizzata nell'ambito del progetto “St.of.fa”. L'intervista ripercorre la biografia personale e professionale di Ferrari. Il racconto inizia con la sue prime esperienze di fabbrica, attraverso il ricordo dei genitori, entrambi operai alla Bozzalla e Lesna; cita gli scioperi del 1961, che rappresentano per lui la prima vera percezione della vita in fabbrica. Ancora studente, ricorda il raddoppio dei telai e i successivi licenziamenti, l'alluvione del 1968 e le agitazioni del 1971, sottolineando il legame degli studenti con gli operai. In quegli anni frequenta l'Università Bocconi e si iscrive al Partito Socialista Italiano, influenzato dalla personalità di Riccardo Lombardi. Narra del suo ingresso alla Camera del Lavoro, grazie alle sollecitazioni di Giziana Roda, e del suo incontro con Adriano Massazza Gal e l'assunzione di un ruolo che lo porta ad occuparsi dei Tessili del Basso Biellese insieme a Mirko Fre. L'intervista si concentra in maniera dettagliata sulla contrattazione, sulle tecniche messe in atto, sull'importanza di bilanciare il risultato con ciò che non si ottiene, nell'ottica di una mediazione che deve salvaguardare tutti, lasciando l'azienda in piedi. Ricorda il congresso nazionale a Bari, l'Assemblea di Ariccia quali momenti fondamentali nella contrattazione. Si sofferma sulla figura di Antonio Sandri, che rappresentava l'Unione Industriali, e si occupava della contrattazione in ambito tessile. Descrive l'introduzione dell'IRPEF come un momento di grande cambiamento anche per la CGIL, che si attrezzò con uno sportello dedicato. Una parte significativa dell'intervista riguarda gli anni del terrorismo e il clima che si respirava nelle fabbriche biellesi. Ripercorre poi l'istituzione e la scomposizione della Camera del Lavoro in due sezioni, Biella e Valsesia, necessaria per una maggiore aderenza al territorio. Ferrari si sofferma sul ruolo dei partiti e il loro legame con il sindacato; sull'approccio delle associazioni degli industriali; sul suo lavoro in CGIL regionale prima di diventare segretario generale del Sindacato Pensionati fino al 2009.