Inventario
Marchio di fabbrica "Alfa". Atti di deposito e trascrizione Italia
| 5 Luglio 1941 - 24 Febbraio 1942 | Documento
Marchio di fabbrica "Bantam Gold". Atti di trascrizione, deposito e rinnovo Italia e estero
| 17 Maggio 1947 - 25 Novembre 1996 | Documento
Marchio di fabbrica "Cervo Gran Marca". Atti di deposito, trascrizione e rinnovo Italia e estero
| 1927 - 1989 | Documento
Marchio di fabbrica "Derby". Atti di trascrizione, deposito e rinnovo Italia
| 1 Febbraio 1934 - 28 Gennaio 1967 | Documento
Marchio di fabbrica "Montecristo". Atti di trascrizione, deposito e rinnovo Italia
| 17 Gennaio 1936 - 27 Dicembre 1966 | Documento
Marchio di fabbrica "Olimpic". Atti di trascrizione, deposito e rinnovo Italia e estero
| 14 Gennaio 1937 - 27 Dicembre 1966 | Documento
Marchio di fabbrica "Princeps". Attestato di trascrizione e deposito Italia e estero
| 12 Luglio 1921 - 1989 | Documento
Marchio di fabbrica "Sacs Excelsa". Atti di deposito, trascrizione e rinnovo Italia ed estero
| 1931 - 1963 | Documento
Marchio di fabbrica "Urbe". Dichiarazione di deposito Italia
| 17 Gennaio 1936 | Documento
Audiovideo
Dina Drago, storia di vita
Data: 23 marzo 1991
data di creazione
Data topica Biella
Note alla data topica
intervistata nella sua abitazione di Biella
Il racconto prende le mosse dall'infanzia, in una famiglia con padre contadino e madre operaia, per rappresentare l'ambiente di prima formazione: dopo la quinta elementare frequenta un corso di cucito, quindi entra in fabbrica a dodici anni come apprendista al lanificio Bertotto Modesto, dove prosegue come porta trama e tessitrice; dopo un periodo di impiego al maglificio Cappio, per nove anni rimane a casa per allevare l’unica figlia nata dal matrimonio con un muratore già emigrato in Francia, che sposa dopo dieci anni di fidanzamento; nel 1963 torna ad impiegarsi come pinzatrice al lanificio Botto, fino alla pensione. Il tema dominante del racconto è quello del difficile impatto della bambina con il lavoro di fabbrica, del rapporto conflittuale con le “maestre” rammendatrici, della solidarietà con le compagne del reparto.