Vitalina Mistrello, storia di vita

Il racconto parte dai ricordi più remoti della testimone, appartenente a una famiglia contadina veneta nella quale c'erano state precedenti esperienze di emigrazione: la madre era nata in America e il padre, fabbro e maniscalco, era emigrato qualche tempo in Africa intorno al 1936;  arriva nel Biellese nel 1938 con i genitori e i cinque fratelli. Frequenta la scuola fino alla quarta elementare, dopodiché impara a cucire presso una sarta e si occupa dei fratelli minori. Dal ‘38 fino al 1976 lavora presso le filature Tempia e Blotto-Baldo di Biella come attaccafili, poi al cotonificio Poma di Biella come tessitrice. Si sposa nel 1949 con un operaio attaccafili e ha un figlio. E’ stata iscritta alla Cgil. Uno dei temi ricorrenti nel racconto è quello dei carichi di lavoro in tessitura.
La testimonianza è stata raccolta il 13/2/1992 presso la sua abitazione di Biella da Carmen Fabbris. Durata della registrazione: 90’.