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Documento
Unione Industriale Biellese. Carteggio relativo ai titoli di credito della ex Confederazione Fascista degli Industriali in liquidazione in riferimento al ruolo avuto dal marchese Giovanni Cantono Ceva
Data: 1943-1956
La documentazione riguarda la gestione dell'ente appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (a seguito delle disposizioni del Governo Militare Alleato). Inoltre, la corrispondenza contenuta fa riferimento all'attività delle unioni industriali di Biella e Vercelli nello stesso periodo. Il marchese Cantono Ceva era coinvolto nella questione in quanto all'epoca Prefetto della Provincia di Vercelli. Nel 1949 i soldi della Confederazione Fascista degli Industriali non c'erano più o, comunque, ne mancava una parte e Confindustria chiedeva conto dell'ammanco. Riferimenti al Credito Italiano ove era conservata una cassetta di sicurezza (in essa erano conservati i fondi del sodalizio fascista) il cui titolare era tale dott. Enzo Samengo. La cronistoria dei fatti è contenuta in una relazione del Ministero degli Interni del 5 aprile 1951. Incluso carteggio riferito al ragionier Valetto dell'Unione Industriale Biellese e al comm. Silvio Cerruti, presidente del Consiglio di Reggenza della Camera dell'Industria Biellese (da segnalare la lettera del 11 gennaio 1946 ove è riportato che parte dei titoli di credito della Confederazione Fascista degli Industriali era stata consegnata al Prefetto di Vercelli, il marchese Giovanni Cantono Ceva). Allegati appunti contabili circa la contabilità dei depositi.