Inventario
Documento
Corrispondenti lettera B
Data: 10 luglio 1947-29 dicembre 1971
Lettere ricevute e inviate da parte del direttore Pietro Torrione, riguardanti la gestione della Biblioteca Civica e del Museo civico. Nel primo fascicolo si segnalano: la nomina della Commissione consultiva del Museo, le proposte di acquisto di opere da parte della Commissione stessa, richieste di collaborazione per la rivista "Biella", la relazione della stessa sull'ampliamento dei locali per la realizzazione della pinacoteca e l'affidamento a Nicola Mosso della progettazione pur sottolineando la necessità di trovare una nuova sede per il museo suggerendo il chiostro di San Sebastiano; la sistemazione della donazione Guagno, lo strappo degli affreschi di Ponderano, i restauri della chiesa di San Secondo di Magnano, il deposito del polittico cinquecentesco di proprietà dell'Ospizio di Carità, la realizzazione di un servizio fotografico, la corrispondenza con il direttore degli Uffizi Luciano Berti in merito a uno studio su un dipinto di collezione privata biellese, collaborazioni per la rivista "Biella" tra cui quella con Rossana Bossaglia, le rimostranze di Gustavo Buratti e Alfonso Sella, per il prelievo dei materiali di scavo della Burcina e della necropoli di Biella ad opera della Soprintendenza alle antichità, la corrispondenza con il Museo archeologico Carlos Belli in Perù, la donazione di un'ascia dell'età del bronzo, la corrispondenza sull'attribuzione del Sant'Antonio da Padova della chiesa di Sant'Anna del Piazzo a Van Dyck o Rubens.
Nel secondo fascicolo: lettere di Gustavo Buratti, scambi con Rossana Bossaglia in merito al suo studio sui pittori Galliari, richieste di contributo per la sistemazione della Sala Biella e della Sezione Circolante, comunicazioni a proposito di una donazione di lettere di Gioacchino Trompeo da parte della famiglia, corrispondenza con la commissione di sorveglianza della biblioteca, richieste di supporto da parte di vari ricercatori, una lettera sull'inventario dell'archivio comunale, una bozza dello scritto in memoria di Giacomo Barbera. Nel terzo: il lascito al Museo Civico da parte della famiglia Ottolenghi, la corrispondenza con il sindaco circa la partecipazione all'esposizione Italia '61, la nomina della commissione di sorveglianza della biblioteca, la nascita e i primi progetti del Centro Studi Biellesi, l'acquisto di stampe antiche, le donazioni da parte dell'Ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche tramite la casa editrice Einaudi, l'andamento della Associazione Italiana Biblioteche, una ricerca sulla famiglia Frichignono di Castellengo, la corrispondenza con Rossana Bossaglia sui pittori Galliari. Nel quarto: la corrispondenza con la cugina Lydia Barbera in merito all'intitolazione di una via a Biella al padre di lei e all'invio del volume di Torrione sui consegnamenti dei mercanti di Mosso a riviste italiane e straniere per la recensione, quella con Rossana Bossaglia riguardante l'uscita del volume sui fratelli Galliari, altre relative ai suoi studi sugli Auregio e sul medico Mongilardi, all'avvio della pubblicazione della rivista "Biella", alle riproduzioni di documenti di argomento biellese conservati presso altre istituzioni.
Nel quinto fascicolo si segnala una corposa corrispondenza relativa agli acquisti per la biblioteca. Il sesto fascicolo contiene tra gli altri: il prestito della "Miscellanea Quintino Sella" alla Biblioteca Nazionale di Napoli, la corrispondenza con Rossana Bossaglia. Il settimo: lettera su uno studio su Cesare Battisti a Biella, la donazione di volumi da parte dell'indologo Oscar Botto, la nomina della Commissione di sorveglianza, il biglietto di ringraziamento della vedova Torrione in seguito alla morte di Pietro Torrione avvenuta il 1 novembre 1971. Le ultime lettere sono a firma del suo successore, Giuseppe Cavallo.
Nel secondo fascicolo: lettere di Gustavo Buratti, scambi con Rossana Bossaglia in merito al suo studio sui pittori Galliari, richieste di contributo per la sistemazione della Sala Biella e della Sezione Circolante, comunicazioni a proposito di una donazione di lettere di Gioacchino Trompeo da parte della famiglia, corrispondenza con la commissione di sorveglianza della biblioteca, richieste di supporto da parte di vari ricercatori, una lettera sull'inventario dell'archivio comunale, una bozza dello scritto in memoria di Giacomo Barbera. Nel terzo: il lascito al Museo Civico da parte della famiglia Ottolenghi, la corrispondenza con il sindaco circa la partecipazione all'esposizione Italia '61, la nomina della commissione di sorveglianza della biblioteca, la nascita e i primi progetti del Centro Studi Biellesi, l'acquisto di stampe antiche, le donazioni da parte dell'Ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche tramite la casa editrice Einaudi, l'andamento della Associazione Italiana Biblioteche, una ricerca sulla famiglia Frichignono di Castellengo, la corrispondenza con Rossana Bossaglia sui pittori Galliari. Nel quarto: la corrispondenza con la cugina Lydia Barbera in merito all'intitolazione di una via a Biella al padre di lei e all'invio del volume di Torrione sui consegnamenti dei mercanti di Mosso a riviste italiane e straniere per la recensione, quella con Rossana Bossaglia riguardante l'uscita del volume sui fratelli Galliari, altre relative ai suoi studi sugli Auregio e sul medico Mongilardi, all'avvio della pubblicazione della rivista "Biella", alle riproduzioni di documenti di argomento biellese conservati presso altre istituzioni.
Nel quinto fascicolo si segnala una corposa corrispondenza relativa agli acquisti per la biblioteca. Il sesto fascicolo contiene tra gli altri: il prestito della "Miscellanea Quintino Sella" alla Biblioteca Nazionale di Napoli, la corrispondenza con Rossana Bossaglia. Il settimo: lettera su uno studio su Cesare Battisti a Biella, la donazione di volumi da parte dell'indologo Oscar Botto, la nomina della Commissione di sorveglianza, il biglietto di ringraziamento della vedova Torrione in seguito alla morte di Pietro Torrione avvenuta il 1 novembre 1971. Le ultime lettere sono a firma del suo successore, Giuseppe Cavallo.