Inventario
Campionario di produzione 1931 - 1937 circa
| circa 1931 - 1937 | Campionario
Campionario di produzione 1936 - 1943 circa
| circa 1936 - 1943 | Campionario
Campionario di produzione 1940 - 1950 circa
| circa 1940 - 1950 | Campionario
Campionario di produzione 1940 circa
| circa 1940 | Campionario
Campionario di produzione 1940 circa
| circa 1940 | Campionario
Campionario di produzione estate 1939
| 1939 | Campionario
Campionario di produzione estate 1940
| 1940 | Campionario
Campionario di produzione estate 1950
| 1950 | Campionario
Campionario di produzione estate 1950
| 1950 | Campionario
Campionario di produzione inverno 1937 - 1938
| 1937 - 1938 | Campionario
Campionario di produzione inverno 1938 - 1939
| 1938 - 1939 | Campionario
Campionario di produzione inverno 1940 - 1941
| 1940 - 1941 | Campionario
Campionario di produzione inverno 1940 - 1941
| 1940 - 1941 | Campionario
Campionario di produzione inverno 1949 - 1950
| 1949 - 1950 | Campionario
Fotografia
Gli asciugatoi continui
Data: 1917
Data topica Biella
In primo piano, i tessuti destinati a successive lavorazioni e, sullo sfondo, le rameuses, macchine per l’asciugatura in continuo delle pezze dopo i lavaggi. A monte, le pezze vengono cucite fra loro in modo da formare delle catene il più lunghe possibile per non interrompere il processo di asciugatura. Dalle camere delle rameuses, dove il vapore arrivava alle temperature volute, le pezze uscivano asciutte e dovevano successivamente raffreddarsi. Allora non c’erano impianti di condizionamento, che oggi garantiscono temperatura e umidità necessarie nei punti voluti. Per contenere al massimo i fenomeni di elettricità statica dovuti allo sfregamento durante l’asciugatura, era necessario per la lana un tasso di umidità del 60%