Lettera (minuta) di Giuseppe Sommaruga inerente l'effettivo saldo del debito contratto per il subentro nella società "Elettrotecnica Vallestrona" in relazione alla situazione economica di Gaetano Bonfiglioli

Nel dattliscritto di Giuseppe Sommaruga si legge che il mittente si trovava nella località termale valdostana per "un periodo di cura del fegato". Aveva ricevuto dal ragionier Bonfiglioli una lettera il 25 agosto e il suo scritto intendeva "rispondere in ordine ai vari argomenti che mi hai segnalato". Come aveva fatto Gaetano Bonfiglioli nel 1953, anche Giuseppe Sommaruga ricostruiva l'evoluzione della lunga remissione del debito per l'acquisto della "Elettrotecnica Vallestrona", soprattutto sottolineando che era stata anche una sua precisa volontà quella di chiudere la questione, pur ammettendo di non essere stato in grado di farlo per l'incapacità di calcolare correttamente gli interessi via via maturati. Ma dopo lo scambio epistolare del luglio-agosto dell'anno precedente, il Bonfiglioli si era reso irreperibile, malgrado i diversi tentativi di Giuseppe Sommaruga di "riallacciare i rapporti". Un breve cenno alla vicenda Castiglioni, che aveva portato una perdita di rottami di rame, stante che la "Elettrotecnica Vallestrona non poteva avanzare pretese di credito "perchè mancante dei regolari documenti di carico: infatti era merce procuratami da Arbicò". E quindi il saluto con la conferma di voler sistemare le annose reciproche posizioni.