Inventario
Coggiola | comune
Tintoria Bollo S.p.A. (ex), via Mazzini, Coggiola (BI) | indirizzo
Documento
Corrispondenza varia relativa alla costruzione della nuova sede dell'istituto
Data: 1890-1893
Lettere di e per artigiani, fornitori, prestatori d'opera e professionisti tecnici. Anche alcune fatture.
Ingegner Eugenio Manfredi, ingegner Giovanni Battista Feroggio, ditta Parmeggiani e Guizzardi di Ferrara per serramenti, Giuseppe Becchia segheria a vapore di Biella, ditta Pietro Aimone e Figli vetreria, Nicola Gariazzo serragliere, Cipriano Borrione decoratore, Stabilimento Meccanico con Fonderia in Ghisa ed Altri Metalli di Squindo Giuseppe in Biella, lattoniere Luigi Albertini, impresario Giacomo Antoniotti, idraulico Orbiglio Nicola, Stabilimento d'asfalto Rossetti & C.ia.
Alcune lettere riguardano la fornitura di lamiera zincata liscia. Si tratta delle risposte di tre aziende che fornivano il loro miglior prezzo rispetto alla richiesta di preventivi inoltrata dal presidente dell'istituto (13 gennaio 1892): Joseph Dupont (belga), Carrera Pereno & C.ia di Genova ("Agenti & Importatori esclusivi del Carbone della Miniera Ocean Merthyr di Cardiff") ed Emanuele Levi & C. di Genova. Le lastre dovevano rispettare le "Condizioni per la provvista e posa in opera di lastre liscie di ferro zincato pel coprimento della parete a nord del nuovo fabbricato per l'Ospizio Provinciale degli Esposti in Biella" redatte dall'ing. Feroggio (26 febbraio-24 marzo 1892).
Anche Città di Biella per il tracciamento della "nuova via" (non specificata, ma dovrebbe trattarsi della via N° 24, oggi via Caraccio) e per l'illuminazione pubblica di via Vittorio Emanuele II (oggi via della Repubblica).
Anche Sotto-Prefettura di Biella per la costruzione del muro di cinta (con preventivo di costo delle opere redatto dall'assistente Emilio Caneparo).
Ingegner Eugenio Manfredi, ingegner Giovanni Battista Feroggio, ditta Parmeggiani e Guizzardi di Ferrara per serramenti, Giuseppe Becchia segheria a vapore di Biella, ditta Pietro Aimone e Figli vetreria, Nicola Gariazzo serragliere, Cipriano Borrione decoratore, Stabilimento Meccanico con Fonderia in Ghisa ed Altri Metalli di Squindo Giuseppe in Biella, lattoniere Luigi Albertini, impresario Giacomo Antoniotti, idraulico Orbiglio Nicola, Stabilimento d'asfalto Rossetti & C.ia.
Alcune lettere riguardano la fornitura di lamiera zincata liscia. Si tratta delle risposte di tre aziende che fornivano il loro miglior prezzo rispetto alla richiesta di preventivi inoltrata dal presidente dell'istituto (13 gennaio 1892): Joseph Dupont (belga), Carrera Pereno & C.ia di Genova ("Agenti & Importatori esclusivi del Carbone della Miniera Ocean Merthyr di Cardiff") ed Emanuele Levi & C. di Genova. Le lastre dovevano rispettare le "Condizioni per la provvista e posa in opera di lastre liscie di ferro zincato pel coprimento della parete a nord del nuovo fabbricato per l'Ospizio Provinciale degli Esposti in Biella" redatte dall'ing. Feroggio (26 febbraio-24 marzo 1892).
Anche Città di Biella per il tracciamento della "nuova via" (non specificata, ma dovrebbe trattarsi della via N° 24, oggi via Caraccio) e per l'illuminazione pubblica di via Vittorio Emanuele II (oggi via della Repubblica).
Anche Sotto-Prefettura di Biella per la costruzione del muro di cinta (con preventivo di costo delle opere redatto dall'assistente Emilio Caneparo).