Inventario
Città di Biella | Complesso di fondi / Superfondo
Museo del Territorio Biellese | Complesso di fondi / Superfondo
Sezione Storico-Artistica | Livello
Collezione XII-XVIII secolo | Collezione / Raccolta
Ambito biellese - Capitello con stemma Scaglia | Oggetto
Oggetto
Ambito biellese - Capitello con stemma Scaglia
Data: 1400 - 1499
analisi stilistica
Indicazioni sul soggetto
Capitello con lo stemma della famiglia Scaglia. Scudo diviso in quattro quadranti da una croce: in ciascun quadrante, un rombo. Corrisponde alla descrizione dello stemma degli Scaglia: "argento alla croce di nero, accantonata da quattro rombi, dello stesso".
Fu riprodotto dal Roccavilla fra i capitelli provenien ti dalla chiesa plebana di Santo Stefano di Biella, demolita nel 1872. Non appartiene tuttavia alla serie di capitelli ormai riconosciuta come parte del colonnato della navata centrale dell'antica pieve. La pietra in cui è intagliato, peraltro, pare analoga alla pietra proveniente dalle cave sulle montagne alle spalle di Biella, perciò esecuzione e destinazione dovettero essere locali. Il Lebole osserva che nella chiesa suddetta la famiglia Scaglia, di cui il capitello porta l'arma, non ebbe nè cappella nè tomba, perciò dubita che esso provenga da quella pieve. Sappiamo che la famiglia ebbe cappella e tomba nella chiesa di San Domenico al Piazzo, fondata nel 1435, alla quale Bartolomeo Scaglia, poco oltre la metà del secolo lasciò una cospicua eredità: ma la descrizione della cappella lasciataci da C.A.Coda nel 1649 non aiuta a ricostruirne i particolari architettonici e pertanto non ci fornisce elementi utili. Il disegno delle volute e del pulvino suggerisce una collocazione cronologica entro il XV secolo e potrebbe far pensare ad una testimonianza dell'antica Santa Maria in Piano, nella quale chiesa, voluta dal Comune, potevano ben essere presenti gli stemmi delle famiglie principali, che esprimevano le magistrature cittadine. Fra i chiavari del Comune di Biella figurano infatti, tra il XIV e il XV secolo, alcuni appartenenti alla famiglia Scaglia: per tre volte un Giovanni Scaglia (1343, 1349, 1356); nel 1379 un Bartolomeo; nel 1439 il più famoso Stefano, legato strettamente alla politica sabauda; e infine Bartolomeo nel 1451. Il nome della famiglia, del resto, compare fra quelli dei biellesi che esercitavano il patronato sulla cappellania di s. Orso e di s. Eligio in Santa Maria in Piano, il cui altare era nella cappella un tempo in fondo alla navata destra, dove ora c'è la sacrestia e dove ci sono ancora alcuni affreschi del XV secolo.