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Documento
Valbaggio della città di Biella e relazione di pubblicazione della nuova valbazione
Data: 26 settembre 1638 - 16 febbraio 1639
Molto interessante per l'esame dei criteri di valutazione delle singole valbe in riferimeno alle lire d'estimo degli immobili delle zone di pertinenza. Oltre che per la descrizione urbanistica della città. Nel fascicolo è contenuto un prospetto riassuntivo con la ripartizione geo-topografica del territorio in relazione al valore catastale di ogni giornata (100 tavole). Con aumenti anche significativi: una giornata di terreno entro le mura ("corti, horti, canepali, chiosi, ò sian campi avidati, e non avidati e prati"), considerata valba prima, da 60 lire passava a 100 lire estimo, cioè a un soldo di registro. Gli agrimensori incaricati furono i nobili Giovanni Francesco Caroli e Giovanni Martino Uberto. Alla operazione di valbazione era presente anche Antonio Montalto, "chiavaro dei massari". Da segnalare anche i riferimenti agli edifici produttivi, come quello dei Mondella, lungo il Cervo. Tale valbazione indica il rinnovamento del catasto e nel Settecento, per la consistenza delle valbe (in tutto dodici), si farà ancora affidamento a questo documento